Le fotocamere di smartphone e cellulari sebbene talune vantino risoluzioni di tutto rispetto hanno limitazioni paragonabili alle macchine digitali compatte. Non si possono comparare ad una vera macchina fotografica reflex e quindi in partenza ci sono dei compromessi da accettare. I limiti di queste fotocamere in talune condizioni possono essere più o meno evidenti, pertanto eccovi alcuni consigli per migliorare le possibilità di avere dei buoni scatti.
1. evitate di zoommare,
2. attenzione alla luce,
3. pulite l'obiettivo prima di scattare,
4. evitate movimentio durante la foto,
5. impostate la scatto ad una alta risoluzione
Molte delle foto che faremo durante queste feste saranno scattate in ambienti chiusi con luce artificiale e con l'uso del flash, il rischio è noto il flash può "bruciare" i bianchi delle nostre foto rendendole inutilizzabili.
Esistono rimedi o stratagemmi che possono aiutarci a non rovinare i nostri scatti? Sì anche se la macchina di cui disponiamo non è una reflex, ma una molto più comune compatta.
Per chi ha una reflex è più semplice.
Se è possibile orientare il flash. Nelle macchine reflex dotate di un flash orientabile ci si può servire del metodo della "luce indiretta" che consiste nell'orientare il flash in modo che la sua luce rimbalzi su una superfice prima di colpire il soggetto. Ad esempio, orientando il flash verso l'alto la luce rimbalzerà sul soffitto (purchè di colore chiaro) prima di colpire il soggetto, si otterrà una illuminazione più diffusa e morbida. Sono necessari più tentativi per trovare la giusta potenza del flash (trattandosi di luce indiretta dovrà essere aumentata e potrà essere necessario passare in modalità manuale).
Se NON è possibile orientare il flash. Si può operando su ISO, apertura ed esposizione al fine di "catturare" una maggior parte della luce ambiente e limitare così l'impatto del flash; oppure in caso di ambienti molto ben illuminati escluderlo del tutto. Oppure acquistare un diffusore in commercio (in alternativa costruire da sé il diffusore come spiegato più avanti per le compatte).
E' importante ricordarsi che, se non è possibile usare il metodo della luce indiretta, è necessario mettere la giusta distanza tra la macchina e il soggetto, oppure per eventuali primi piani affidarsi allo zoom (che pure ridurrà l'impatto della luce del flash) consentendo una inquadratura più ravvicinata.
Nel caso poi si disponga di una compatta, senza possibilità di orientare il flash, si può diffonderne la sovrapponendo al flash uno o più strati di "carta mozzarella" o di "carta satinata semitrasparente" che avrà l'effetto di un "diffusore" fai-da-te.
Chiunque abbia una reflex ha sperimentato come possa essere complicato mettere a fuoco un soggetto in secondo piano. Il perchè è ovvio, l'obiettivo si serve di una ghiera di punti invisibili per rilevare la distanza del soggetto, se però vi sono ostacoli (ad esempio una pianta, un albero, un cartello stradale) che anche parzialmente "schermano" il soggetto, il sensore può essere "ingannato" e la messa a fuoco è insoddisfacente.
Passando poi alla
modalità manuale può capitare che neanche il mirino dia sufficiente sicurezza nella messa a fuoco, perchè il soggetto risulta di dimensioni inufficienti per la messa a fuoco.
E allora? Tra i fortunati possessori di Reflex Digitali vi sono molti che non conoscono la modalità
LiveView. In cosa consiste: una volta inquadrato il nostro soggetto, la modalità Live View consente di sostituire il mirino con il monitor. L'
immagine nel monitor può essere zoomata al solo scopo di ingrandire il soggetto ed effettuare una
messa a fuoco manuale precisa senza modificare però la porzione di immagine che sarà effettivamente ripresa.
Per saperne ancora di più
Chiunque possiede una macchina fotografica reflex analogica o digitale sa quanto la combinazione di tempo di esposizione e apertura diaframma sia un fattore tecnico cruciale.
Un piccolo riepilogo. Il fattore di apertura diaframma ha diretta influenza sulla quantità di luce che entra in macchina: ad esempio un diaframma più aperto consente tempi di esposizione più brevi. Inoltre lo stesso fattore ha diretta influenza sulla profondità di campo, sempre ad esempio un diaframma più aperto dà una profondità di campo minore, quindi la messa a fuoco deve essere più accurata.
C'è un altro effetto però che è poco trattato e che influisce sulla qualità delle immagini. Fattori di diaframma troppo aperti o troppo chiusi peggiorano la qualità delle immagini.
Come è possibile? il diaframma serve a regolare la quantità di luce che entra in macchina e lo fa escludendo la parte periferica della lente. Si da il caso che negli obiettivi la parte periferica delle lenti è quella più "scadente" per cui se si chiude il diaframma (si aumenta il fattore) oltre alla variazione di luce di profondità di campo si esclude anche la parte della lente di qualità più bassa producendo uno scatto con una incisione più alta. Però se si chiude troppo il diaframma (es. f. maggiore di 14) si perderà comunque qualità dato che non entrerà abbastanza luce per dare la giusta incisione alla foto.
Ovviamente la differenza di qualità tra i vari valori del diaframma diminuisce all'aumentare del costo dell'obbiettivo per cui, per esempio, con un obiettivo che costa più di 1.000 € la differenza di qualità sarà davvero minima.
In conclusione possiamo dire due cose:
Con delle lenti di qualità medio-bassa si raggiunge un'ottima qualità aumentando il valore del diaframma di 2 o 3 punti in più rispetto al valore minimo.
Se si è indecisi o non si hanno esigenze particolari di diaframma si è verificato che il valore del diaframma che da il massimo della qualità è tra il 7.1 e il 9.
In ogni caso la cosa migliore sarebbe di posizionare la macchina su un cavalletto e scattare le stessa foto a valori del diaframma sempre maggiori e decidere da soli quali valori danno dei risultati che ci soddisfano.
L'
HDR, è l'acronimo di High Dynamic Range, è una tecnica utilizzata in grafica computerizzata e in fotografia per consentire che i calcoli di illuminazione possano essere fatti in uno spazio più ampio (un high range appunto) e si possano rappresentare valori di illuminazione molto alti o molto bassi (
Wikipedia - inglese).
Come tutti sanno al variare dell'esposizione in una inquadratura con alti contrasti tonali (compresenza di aree molto chiare e aree molto scure) si potranno avere immagini sottoesposte ovvero con una esposizione troppo breve (che saranno ricche di dettagli nelle zone chiare e mostreranno le zone scure come una macchia nera) oppure immagini sovraesposte (che saranno ricche di dettagli nelle zone scure e in cui le zone molto chiare tenderanno al bianco). Nella fotografia tradizionale la soluzione è cercare una esposizione ideale che realizzi una immagine ben bilanciata.
La tecnica HDR consente a partire da almeno tre scatti (consigliabile l'uso del cavalletto per ottenere la stessa inquadratura) una immagine sorprendentemente ricca di dettagli (elevata gamma dinamica) nelle aree chiare e scure.
Per esempi di
foto realizzate con la tecnica HDR
IN commercio esistono molte macchine fotografiche che permettono lo multiscatto automatico con incrementi di esposizione (
bracketing)
Per una guida alla foto HDR dallo scatto alla elaborazione
vedere abfotografia.it
Le macchine digitali possono registrare gli scatti in file di diverso formato. Quello più comune e più diffuso tra le compatte è il JPEG, il formato più "professionale" è invece il RAW.
Se il
JPEG è (a parità di dimensioni) più leggero del formato RAW per sua natura prevede una compressione delle informazioni che ne limita le possibilità di post-produzione e correzione successiva. Il formato JPEG è un formato immagine che integra una compressione detta "in perdita" perché per mantenere il file più leggero vengono scartate delle informazioni. Sempre per sua natura l'immagine digitale JPEG può presentare aree con scalettatura o posterizzazione specie a livelli di compressione alti.
Il
RAW è un formato di file molto apprezzato dai professionisti e che si sta diffondendo sempre più anche tra i semplici amanti della fotografia. Uno scatto registrato nel formato RAW è molto più pesante che nel formato JPEG. Tuttavia contente con apposito software di apportare delle correzioni impensabili per l'altro formato (ad esempio esposizione, nitidezza etc.).
Il formato
HEIC è il più recente, introdotto da IOS 11 è un formato jpg che utilizza la compressione H264. I file risultano più piccoli e la qualit&arave; è incrementata. Purtroppo pone attualmente problemi di incompatibilità con sistemi diversi e con i dispositivi IOS non aggiornati. Sebbene sia il formato di default per la registrazione delle foto su IOS 11 è possibile salvare le foto in jpg cambiando le impostazioni delle fotocamera.
Per approfondimento di veda
abfotografia.it
Si intende "rumore" nella fotografia digitale quel particolare effetto puntinato multicolore che si può osservare sulle immagini. L'incidenza di questo effetto è direttamente dipendente dalla qualità del sensore e del software della fotocamera. Esistono anche macchine fotografiche digitali che dispongono di funzioni automatiche per la riduzione del rumore.
Si può operare una riduzione tramite i più diffusi software per il fotoritocco, da vedere la
guida
Linee guida per migliorare la qualità complessiva del lavoro fotografico:
- Lavorare al computer sempre con le stesse condizioni di luce
- Verificare i settaggi del monitor
- Fare una suddivisione delle foto in base all'ambiente e alle condizioni di luce in cui sono state scattate
- Per ogni suddivisione prendere una foto come riferimento e correggere le altre fino a renderle omogenee
per visualizzare l'articolo in dettaglio
Talvolta la nitidezza di un'immagine può non essere ideale e ciò a causa diversi fattori (talvolta concomitanti):
- insufficiente qualità degli obiettivi o del sensore; o superamento dei limiti di apertura dell'obiettivo
- errori nella messa a fuoco;
- movimento accidentale durante uno scatto.
I software più diffusi da
Gimp (Open Source) a
Photoshop offrono molti strumenti per la correzione di questo difetto, esistono anche software gratuiti per la correzione.
Per l'uso di questo filtro questo filtro con Photoshop si veda questo
ottimo tutorial su Nital.it
La risoluzione di una immagine digitale è il rapporto tra la quantità di informazioni ed il formato di stampa. Consigliamo di non scendere sotto i 200 dpi (ovvero i 200 pixel per pollice, un pollice è pari a 2,54 cm).
Photoboost 3D dà immediato riscontro della qualità delle immagini importate.
Se si desidera misurarne la qualità con Photoshop è sufficiente selezionare Immagine>Dimensione Immagine, impostare "centimetri" come unità di misura di larghezza e altezza, in Risoluzione inserire 200 e nel select delle unità di misura impostare "pixel/pollice" per rendersi conto delle dimensioni massime di stampa dell'immagine.
Si sconsiglia nel modo più assoluto di "aumentare" le dimensioni dell'immagine con un software di fotoritocco, questo intervento non crea nuovi dati, ma mediante un processo di "interpolazione" vengono aggiunti nuovi pixel che aumentano le dimensioni dell'immagine che non per questo migliorerà in stampa.
Photoshop si sa offre infinite possibilità a chi opera per diletto o per lavoro con le fotografie, segnaliamo il link al sito
Professione Fotografia per due video che offrono una rapida guida all'utilizzo del filtro Fluidifica (giudizio: rapido e interessante)
Vi segnaliamo inoltre siti importanti da seguire per restare sempre aggiornati sul mercato, le tecniche e la creatività. Sono in prevalenza siti specializzati in fotografia, ma non solo.
>Sono sempre più diffusi siti su cui
modificare le foto gratuitamente, con semplicità e rapidità (in particolare pixlr), tools e filtri sono in genere fruibili online, ma non mancano app per iPhone e Android (pixlr). Tra le funzioni più diffuse: aggiunta di effetti vintage, instagram, dragan, posterizzazione, popart,
bokeh solo per citarne alcuni; possibilità di aggiungere bordi, regolare i colori in un modo molto veloce e creativo. Sicuramente il professionista non si rivolge a questi tools online, Photoshop è un
must in ambiente professionale, tuttavia i siti di questo tipo hanno conquistato sempe più utenti grazie alla facilità di utilizzo, all'ottima qualità del risultato e alla velocità di esecuzione. Una piccola guida con video che illustra
come fare a modificare le foto con gli effetti più "di moda".